Uno dei Borghi più belli d’Italia tra il profumo delle mimose e l’antico suono di strumenti musicali del passato
Visitare Seborga vi porterà in provincia di Imperia, a cinquecento metri sul livello del mare, tra le coltivazioni di mimose e ginestre che invadono il borgo in primavera.
Fiori, pomodori, olio d’oliva e cultura musicale
Seborga è uno dei principali produttori italiani di ginestre (in particolare la qualità tipica del borgo chiamata appunto Seborghina) e di mimose, di cui si coltiva la specie Gaulois, profumatissima. In primavera questi fiori riempiono le coltivazioni en plein air che circondano il borgo e sono tra le principali bellezze della zona.
Altri prodotti tipici del luogo sono l’olio d’oliva e i pomodori neri di cui recentemente si è ripresa la tradizionale coltivazione. Queste eccellenze locali si accoppiano nella celeberrima conserva di pomodori secchi sott’olio.
Seborga ospita un Museo degli Antichi Strumenti Musicali che raccoglie 135 pezzi costruiti tra il diciottesimo e il ventesimo secolo. Il suono di tutti gli strumenti, riprodotto nelle sale del museo, accompagnerà discretamente il cammino dei visitatori lungo le sale.
Visitare Seborga e ottenere il passaporto del Principato
Seborga è al centro di una curiosa rivendicazione: dagli anni Cinquanta del Novecento, infatti, il borgo rivendica l’indipendenza dalla casa Savoia, e quindi dal Regno d’Italia, e si riconosce come un Principato. La questione è presa molto seriamente, e il Principato oltre ad avere un Principe che può a sua volta contare sulla collaborazione di nove ministri, batte moneta (il Luigino, che vale circa sei dollari americani e può essere speso solo all’interno del borgo), rilascia patenti di guida, passaporti e targhe automobilistiche (che possono essere utilizzate soltanto di fianco a quelle italiane). Tali cariche e documentazioni non hanno alcun valore legale, ma attirano a Seborga molti turisti e appassionati di numismatica.
Pochissimi giorni fa pare sia stato sventato un colpo di stato ai vertici del principato e il sedicente Nicolas I, che aspirava a prendere il posto dell’attuale principe Marcello I, è stato ignorato dalla comunità.
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